Ikonen der Spiritualität desKarmel: Peter Paul Rubens‘ Darstellungen Teresas vonAvila und ihre Vor bilder
Abstract
L’articolo mette in luce lo sviluppo dell’iconografia di Teresa d’Avila (1515-1582) e inoltre focalizza la geniale recezione ed elaborazione di singoli temi da parte di Peter Paul Rubens (1577-1640). L’unico e spesso copiato ritratto dal vivo, dipinto da Fra’ Juan de la Miseria nel 1575 nel Carmelo di Siviglia, quando Teresa aveva sessantuno anni, è diventato come un modello per tutte le successive immagini della Santa. La serie d’incisioni su rame „Vita B. Virginis Teresiae a Iesu“, pubblicate nel 1613 degli artisti di Anversa Adrian Collaert e Cornelius Galle, create nel contesto del processo di canonizzazione ebbero una distribuzione ancora più vasta. Questi ventiquattro soggetti sono diventati la base di tutte le successive immagini di S. Teresa. Durante il periodo in cui Rubens era pittore di corte dei luogotenenti dei Paesi Bassi spagnoli, arciduchi Alberto e Isabella, fu incaricato di dipingere l’altare di Teresa d’Avila nella chiesa dei Carmelitani Scalzi a Bruxelles (1614). Per la predella e la tela scelse due motivi centrali della vita della Santa: la visione della colomba e la Transverberazione. Invece per dipingere la tela “Teresa d’Avila prega per Bernardino de Mendoza” nella chiesa dei carmelitani d’Anversa, abbandonò il canone dei soggetti della Vita e ha dipinto un evento particolare preso dalle ondazioni. Grazie all’esistenza dello studio preliminare si può vedere lo sviluppo del soggetto, quasi guardando nel blocco da disegno dell’artista.