Tra liminalità, flessibilità e creatività
Resumen
Il concetto di liminalità che il Prof. K. Waaijman, O.Carm. applica ad alcuni aspetti particolari della nostra Regola, come il lavoro e il silenzio, viene reso ancor più pregnante attraverso una riflessione allargata e attenta, che prende in considerazione tutto il testo e il contesto della Regola. B. Secondin, O. Carm., infatti, offre alcuni spunti di riflessione interessanti, che aiutano a vedere la liminalità, in cui i primi carmelitani per certi aspetti vivevano, come un passaggio evolutivo necessario, come una tappa di crescita verso una tabilità matura e rinnovata, capace di aprire la fraternità a un dialogo costruttivo con la realtà. Liminalità e marginalità vista da una doppia prospettiva, ad intra e ad extra, vista come segno di una creatività che ha sempre caratterizzato la vita dei frati carmelitani, fino ad oggi, ma anche come segno della capacità di assumere alcuni fondamenti di stabilità indispensabili per incarnare una profezia di vita religiosa all’altezza delle sfide dei tempi, ieri come oggi e come domani.